Il Mar Rosso è oggi, per la maggior parte delle persone, sinonimo di vacanza al mare e di immersioni subacquee da sogno. Situato tra l’Africa e la penisola arabica, e confinante con il Mediterraneo grazie al celebre canale di Suez, il Mar Rosso è anche un’area di importanza strategica, commerciale e geopolitica.
Oltre, come si diceva in apertura, ad essere un centro nevralgico per il turismo, soprattutto europeo, che soggiorna spesso e volentieri presso molte delle città egiziane che affacciano su questo mare. E tuttavia, la prima domanda che spesso viene in mente quando si parla del Mar Rosso è il perché del suo nome.
Stranamente l’origine del nome è poco chiara: potrebbe derivare da nomi mitologici, come nel caso del Mare Egeo, o potrebbe derivare dal colore delle rocce delle coste, ricche in ossidi di ferro, che assumono un colore rossastro e che, riflettendosi in acqua, danno l’idea che anche le acque del mare abbiano questo colore. E tuttavia è strano notare che invece gli egiziani antichi lo chiamavano Mare Verdissimo…
E parlando di colori sicuramente si può affermare che questi non mancano, soprattutto al di sotto del livello del mare. Moltissimi sono i turisti europei e non solo che vengono attratti dalla bellezza della scogliera corallina, che forma dei veri e propri giardini subacquei ricchi di pesci di tutte le forme e i colori.
In un’acqua sempre calda e trasparente, per la bellezza e la varietà della sua fauna, i fondali del Mar Rosso sono stati definiti dagli arabi “i giardini di Allah”. Quale nome più appropriato far comprendere la loro divina bellezza?